mercoledì 9 febbraio 2011

PREVISIONE PER I PROSSIMI DUE GIORNI

La flessione di lunedì del QEV, che dopo un nuovo massimo nel pomeriggio aveva poi ripiegato in serata, ha anticipato puntualmente il ribasso di martedì dei mercati europei. Ieri sera si è avuta una nuova forte accelerazione rialzista dell'indicatore, che prelude a nuovi impulsi rialzisti del mercato azionario.

In questo momento, ore 6,20 di mattina, tutte le borse asiatiche sono negative, i futures americani sono negativi, rimane frazionalmente positiva solo la borsa australiana. Anche gli incroci valutari non sembrano segnalare una tendenza rialzista per la seduta di mercoledì dei listini azionari, e tutto farebbe pensare ad una prosecuzione del ribasso di martedì.
Tuttavia il mio indicatore QEV "legge" ancora una volta una tendenza direzionale precisa nei flussi rilevanti, e contraria alle indicazioni di altri strumenti normalmente usati. Questa tendenza sfuggirà ovviamente a chi guarderà solo il mercato azionario, i cui grafici potranno evidenziare conformazioni ribassiste nella prossima mattinata. Questa tendenza, "sotterranea" per chi non guarda le cause ma si accontenta degli effetti, si esprimerà entro il corso dei prossimi due giorni, in un nuovo forte impulso rialzista. E se ciò non dovesse avvenire già nella mattinata di mercoledì (mancando dati macro importanti), con un'apertura negativa che si inverte già nelle prime ore, avverrà certamente entro la seduta di giovedì.
Ritengo quindi che la seduta di mercoledì costituisca una ennesima opportunità di acquisto per trading di breve e/o accumulazione.

Ricordo che l'indicatore QEV non è uno strumento previsionale come l'analisi tecnica. Quest'ultima ipotizza gli sviluppi dello scenario su base probabilistica, e cioè immagina un andamento probabile (ma non sicuro) considerando i comportamenti passati degli attori del mercato. L'indicatore QEV invece non prevede, ma "rappresenta" e "fotografa" una realtà, quella della distribuzione dei flussi rilevanti tra mercati azionari e obbligazionari o viceversa, e tra parte breve e parte lunga della curva o viceversa. Tutto ciò assomiglia più ad una fotografia della parte "sotterranea" del mercato, dove non avvengono condizionamenti e dove i segnali sono perfettamente limpidi (poichè nel segmento dei bond governativi lavorano principalmente operatori istituzionali) e per questo non ha finora mai mancato al suo compito di immaginare con esattezza gli sviluppi a breve del mercato azionario.

3 commenti:

  1. Meno male che doveva salire...

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  2. Purtroppo ritengo che anche questa volta non ci siamo, è probabile una discesa.

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  3. C'è semplicemente stata una notizia non prevista e dunque non scontata dal mio modello che analizza i tassi, su un possibile golpe in Egitto, con navi militari americane che erano già in viaggio, nella giornata di mercoledì. Ciò ha ritardato il movimento, che è partito un giorno in ritardo. Se non capite nemmeno queste cose, mi chiedo che risultati spaventosi abbiate in borsa. Andate a lavorare in fabbrica. Guadagnerete soldi anzichè perderli, sarete meno frustrati, non scasserete più le palle a me, e vi renderete utili alla società.

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