lunedì 31 gennaio 2011

ANALISI PER IL 31 GENNAIO 2011

La discesa sarà violenta, ma non lunga. Pochi titoli si salveranno.

LA DISTRIBUZIONE DEI FLUSSI

Studiando per anni il sistema economico-finanziario e le interazioni fra le parti del sistema, ho sviluppato e approfondito lo studio della distribuzione dei flussi tra le diverse asset class, specificamente tra mercato azionario e obbligazionario, e tra parte breve e parte lunga della curva. Le dinamiche distributive segnalano con molta precisione la condizione del mercato e il sentiment degli investitori, soprattutto istituzionali.



In fasi di crescita dell’economia le aziende trovano condizioni migliori per sviluppare il loro business e producono utili in via crescente, per cui i titoli azionari possono ottenere performance positive, anche elevate. Viceversa, in fasi di rallentamento le aziende trovano condizioni peggiori e producono utili in maniera decrescente, per cui i titoli azionari possono ottenere performance negative, anche molto rilevanti.
Il mercato dei bond risk free si muove invece per valutazioni relative al tasso di inflazione attesa, ma anche e soprattutto come vaso comunicante che riceve e restituisce capitali al mercato azionario. Ciò avviene perché una quota rilevante dei capitali globali si sposta ininterrottamente a cercare il maggiore rendimento effettivo in quel momento a parità di rischio, ovvero computando il differenziale di rischio in termini di maggiore o minore premio al rischio.
Uno spostamento di flussi dal mercato obbligazionario al mercato azionario e/o dalla parte breve alla parte lunga della curva segnalano un miglioramento del quadro economico e/o della percezione del quadro economico. Uno spostamento di flussi dal mercato azionario al mercato obbligazionario e/o dalla parte lunga alla parte breve della curva segnalano un peggioramento del quadro economico e/o della percezione del quadro economico. Tali spostamenti sono identificati dal movimento dei tassi.
Da queste considerazioni teoriche ho sviluppato un modello matematico, l’indicatore QEV, che rappresenta in forma numerica la fiducia degli investitori, vero motore delle dinamiche di distribuzione dei flussi. Esso guarda due sole grandezze, il tasso a 2 anni e il tasso a 10 anni sulla curva risk free di riferimento (Bund oppure T-Note). L’analisi di soli titoli risk free si focalizza sui soli aspetti macro-sistemici, neutralizzando la componente “rischio emittente”, del tutto estranea alla teoria della curva che ispira il QEV.
Si tratta di un modello che rappresenta e fotografa la realtà osservata in un certo istante, evidenziando la direzione dei flussi rilevanti tra mercato dei bond e mercato azionario o viceversa, e tra parte breve e parte lunga della curva o viceversa. Esso fornisce uno screening ottimale sul timing di entrata e di uscita dal mercato azionario, offrendo prestazioni notevoli in ogni orizzonte temporale. Le implicazioni previsionali sono immediate. L’efficienza del modello deriva da alcuni motivi particolari:
1) nel mercato dei bond (Bund e T-Note) la maggior parte degli scambi è fatta da operatori istituzionali;
2) in virtù del punto precedente il movimento dei tassi è generalmente più lineare e meno volatile rispetto ai mercati azionari;
3) elaborando grandezze esterne ai mercati azionari, il modello non subisce nessun tipo di condizionamento, e offre indicazioni estremamente precise sulla percezione del quadro economico da parte degli operatori istituzionali e sul movimento successivo dei mercati.
Su questi argomenti ho pubblicato “La psicologia del sistema economico-finanziario” (Seneca Edizioni, Torino, 2009) e “La distribuzione dei flussi” (Seneca Edizioni, Torino, 2010). In questi due libri è esposta la teoria nella sua interezza, ed è presentato il modello con un’ampia gamma di test riferiti a tutti gli orizzonti temporali (dal breve e brevissimo fino al medio e al lungo termine) che dimostrano la strettissima correlazione diretta tra valori dell’indicatore QEV e valori dell’indice azionario di riferimento, e in molti casi la capacità dell’indicatore di anticipare l’indice azionario.

venerdì 28 gennaio 2011

ANALISI PER DOMANI VENERDI' 28

QEV in inversione già dalle ore 16, ad anticipare il ribasso azionario di domani venerdì 28.
Dati americani delle 14,30: l'advance GDP dalla precedente lettura al 2,6% viene portato dal consenso al 3,5%. Sarà certamente la negazione di questa ipotesi di forte miglioramento del dato, priva di fondamenta ragionevoli, che produrrà l'accelerazione ribassista dei mercati dalle 14,30, mercati che apriranno comunque negativi. Il dato si attesterà intorno al 2,6 - 2,8%.


Ribassi nell'ordine di un punto percentuale medio (o poco meno) per le borse europee, più accentuato in chiusura a Wall Street. Si tratta comunque di una correzione, della durata di 1-3 sedute. La view per l'intero 2011 rimane solidamente positiva.
Tasso a 2 anni US che è passato giovedì da 0,625 a 0,585. Curva che si abbassa e si irripidisce.
Sulle valute potrebbe significare una discesa dell'euro contro dollaro (sotto 1,37) e un rafforzamento delle valute rifugio yen e franco svizzero in tutti i cross.
Saranno penalizzate valute come dollaro canadese, australiano e neozelandese.

RIBASSO PER OGGI

La borsa oggi scenderà. Ieri erano tutti rialzisti, e mi dicevano che per l'analisi tecnica non c'erano segni di inversione, ma il mio indicatore QEV ha segnalato (come previsione) il ribasso già alle 16 italiane.
In pratica sto prevedendo un'inversione contro il consenso generale degli analisti, e con l'euro-dollaro sui massimi di periodo, cosa che ha valenza rialzista. L'ho scritto su facebook a metà pomeriggio. Vediamo se ho ragione?

mercoledì 26 gennaio 2011

PROVE TECNICHE DI INVERSIONE

Prove tecniche di inversione. Almeno per il breve termine. Per il lungo resto positivo.
Oggi c'è ancora spinta al rialzo, ma non fidatevi. Stasera ci sarà la decisione sui tassi della Fed, e spesso questo viene preso come pretesto per quelle che chiamano "prese di beneficio". Il QEV è ancora moderatamente rialzista. Al segnale ribassista del QEV chiuderò subito tutti i long (Fiat Industrial Priv, Fiat, Luxottica, Tenaris e Tods), e shorterò un bancario.

giovedì 13 gennaio 2011

CONFERMA VIEW 2011

Confermo, come già scritto alcuni giorni fa, che i ribassi sono ora occasioni di acquisto. La crisi economica non esiste. E' solo una costruzione dell'industria mediatica delle bugie. Quest'anno le borse faranno molto bene. E quella italiana, con forte peso dei bancari, potrebbe essere tra le migliori.

RALLY 12 GENNAIO

Tra gli operatori istituzionali si era diffusa nei giorni scorsi il timore (enfatizzato con i soliti meccanismi di manipolazione dell'informazione) che l'asta odierna dei bond portoghesi poteva avere dei problemi nella sottoscrizione. Questo avrebbe aperto delle voragini nella struttura di sopravvivenza dell'Eurozona. Così non è stato. Per cui oggi si scatenerà il rally dei bancari (scritto su facebook questa mattina).

martedì 4 gennaio 2011

PROSECUZIONE STRATEGIA DI ACCUMULO

Forse questo non è il rialzo definitivo, che cancellerà la crisi, ma certamente qualcosa è cambiato, e considerando che almeno metà degli argomenti che sostenevano l'esistenza della crisi erano artificiosamente e colpevolmente enfatizzati (ma di quelle colpe che nessuno pagherà mai, anche se si sa bene chi è..) possiamo ufficialmente aumentare l'esposizione in azioni per un'ottica di medio e lungo termine.

Ai titoli che avevo consigliato il 27 dicembre (Mediaset, STM, Saipem, Tenaris, Carraro, De Longhi e Tod's) aggiungiamo Luxottica, Snam Rete Gas, Campari, Marr, Recordati, Sorin, Marcolin, Coin, Gefran, Safilo, Acea, Sabaf e Pininfarina.
La view è ancora negativa sui bancari, per adesso, ma è bene avere in portafoglio Intesa San Paolo, Unicredit, Credito Valtellinese e Banca Finnat: questi titoli compensano i numerosi short sui bancari suggeriti poco oltre. Generali ed ENI non devono mai mancare in un portafoglio. Fiat ed Exxor sono titoli per gli amanti del rischio: possono fare molto bene, ma anche, visti i formidabili rialzi già fatti, correggere: e Fiat non è certo un titolo disabituato ad orientarsi in modo contrario al mercato. Per equilibrare il portafoglio, terrei posizioni short sui titoli Monte Paschi, Popolare Milano, Banco Popolare, Banca Profilo, Unipol, Fondiaria, Cir, Class, Buzzi, Cell Terapeutics, KREnergy e Kerself. Sugli ultimi elencati non tutte le sim consentono lo short overnight: chiedere.